
Il carciofo è un ortaggio di origine mediterranea e deriva dal cardo selvatico. Si coltiva principalmente in Italia, Francia e Spagna. Questi ortaggi sono utilizzati in cucina freschi e si prestano a diverse preparazioni. Si va dai carciofini sott’olio ai carciofi alla giudìa; dai carciofi trifolati a quelli ripieni. Dai carciofi si ricava inoltre un piacevole digestivo.
Di questo ortaggio si mangia la parte più tenera, ma con le foglie scartate è possibile preparare un infuso dal sapore amaro, dalle virtù diuretiche e detossinanti.
Le proprietà dei carciofi
Il carciofo fornisce 23 calorie ogni 100 grammi e contiene una buona quantità di fibre vegetali. Quest’ultima favorisce il buon funzionamento dell’intestino.
Contiene inoltre vitamine del gruppo B, che contribuiscono a proteggere il sistema nervoso centrale, e diversi minerali: calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio.
I benefici
I carciofi “contengono un principio attivo, la cinerina, che favorisce la diuresi e la secrezione biliare”. Proteggono il fegato e contribuiscono all’efficienza del sistema cardiocircolatorio. Possono infatti ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.
I carciofi e i diabetici
I carciofi sono un ottimo alimento anche per chi soffre di diabete. In essi è infatti presente l’insulina, uno zucchero che non può essere digerito dagli enzimi prodotti dall’organismo umano.
Contenuto anche nelle cicorie, esso nutre i batteri della flora intestinale e contribuisce all’abbassamento del colesterolo.
Le varietà italiane
I carciofi italiani sono esportati in tutto il mondo. La loro coltivazione è concentrata in Italia meridionale, soprattutto in Sicilia, Sardegna e Puglia.
Le varietà italiane si dividono in due gruppi. Il primo gruppo si raccoglie in autunno (ottobre-novembre) e in primavera. Il secondo gruppo matura a inizio primavera, nei mesi di febbraio e marzo.
Tra le tipologie più diffuse troviamo: il carciofo violetto di Castellammare, il carciofo tondo di Paestum, il carciofo spinoso di Sardegna e quello romanesco di Ladispoli.